La locuzione "Lingua del Santo" si riferisce storicamente e culturalmente a diverse lingue, considerate sacre o privilegiate per l'uso religioso. A seconda del contesto culturale e religioso, può riferirsi a:
Ebraico (ebraico biblico): Considerata la lashon hakodesh (לשון הקודש, "lingua sacra") nel giudaismo. È la lingua in cui è stata scritta la Torah e gran parte della Bibbia ebraica (Tanakh). Ulteriori informazioni: https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Ebraico%20biblico
Latino: La lingua ufficiale della Chiesa cattolica per secoli. Molti testi liturgici, documenti papali e teologici sono stati scritti in latino. Ulteriori informazioni: https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Latino%20ecclesiastico
Greco Koine: La lingua in cui è stato scritto il Nuovo Testamento. Ulteriori informazioni: https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Greco%20Koine
Sanscrito: Considerata una lingua sacra nell'Induismo, nel Buddhismo e nel Giainismo. Molti testi religiosi e filosofici sono scritti in sanscrito. Ulteriori informazioni: https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Sanscrito
In generale, una "Lingua del Santo" si distingue per il suo utilizzo esclusivo o preferenziale in contesti religiosi, la sua associazione con testi sacri e la credenza che possegga una particolare potenza o purezza spirituale.